lunedì 6 luglio 2015

Irrimediabilmente Rime - Poesie a pedalata assistita


Amo giocar coi versi / E attraversarne i gioghi / Son come l'Orso Yoghi / A spasso con Bubù.

Il 30 giugno è uscito Irrimediabilmente Rime - Poesie a pedalata assistita (Edizioni Eraclea) un agile libricino che raccoglie quasi tutte le mie poesie (escluse quelle già pubblicate a suo tempo in Rime Tempestose e quelle lette in onda a Radio2 a Caterpillar AM e prima ancora a Caterpillar). Il libro è stato presentato nel corso del CaterRaduno, sabato 4 alla Rotonda di Senigallia (vedi foto 2).

Oltre alle mie povere cose si troveranno delle rime bellissime: infatti a molti amici ho chiesto di indicarmi quale fosse la loro rima preferita (pescando nella storia della letteratura e della musica). Hanno risposto 131 persone: le loro scelte sono state poi inserite a piè di pagina. Dato che in molti casi si tratta di coppie di parole tratte da versi molto significativi, questa pagina serve soprattutto a facilitare la lettura dei testi da cui sono tratte: qui sotto ho infatti inserito dei pratici link (come promettevo nell'introduzione). Per la maggior parte dei testi erano disponibili numerosi link: ho cercato ogni volta di selezionare il migliore, ma si accettano suggerimenti.

Nonostante nel libro abbia tentato di raggiungere la massima precisione (per le canzoni mi sono attenuto all'archivio SIAE) qualcosa è comunque sfuggito e questa pagina serve anche a raccogliere le correzioni per una eventuale prossima edizione. Resta il fatto che ad, esempio, la canzone Cirano di Guccini (citata da un paio di amici), per la SIAE è Cyrano di Bigazzi-Dati. E anche altre canzoni si trovano su siti "ufficiali" con un diverso corredo di autori. Più stabile, ovviamente, la situazione per quanto riguarda i testi letterari, ma anche lì qualche insidia si nasconde sempre dietro l'angolo: ad esempio le poesie prive di un vero e proprio titolo sono state indicate con il nome della raccolta. Ma Vita Nova o Vita Nuova per l'opera di Dante? Eccetera.

Di alcune citazioni (indicate con asterisco) non è ancora disponibile un link con il testo completo. Altre ancora sono rime "sciolte", ovvero non comprese in alcun testo: anche questa possibilità era compresa nella richiesta che avevo fatto agli amici che intendevano contribuire.

Il libro costa 9 euro ed è per ora disponibile presso la casa editrice (Edizioni Eraclea) che lo spedisce in contrassegno oppure presso la libreria Ubik di Senigallia, ma l'editore mi dice che a giorni sarà disponibile nelle librerie fisiche ed elettroniche (Amazon, Ibs eccetera) come già avvenne per il precedente Ininterrottamente Inter. Update: ora anche in versione kindle a 3,99 euro: qui.

Paolo Gentiluomo: Hanna Schygulla-nulla (Sonare su un violino in fiamme, Angelo Maria Ripellino);
Piera Teatini: biada-Torquemada (Proprio come piace a te, Ninuz-Cattivelli); *
Stefano Bartezzaghi: bovindo-tamarindo (Blue tangos, Paolo Conte); **
Lisa Tropea: brokenhearted-parted (Mamma mia, Anderson-Andersson-Ulvaeus-Bjornov-Stromstaedt);
Chiara Michelon: perdutamente-niente (La ballata dell'amore cieco (o della vanità), Fabrizio De André)
Filippo Solibello: sedendo-mirando (L'infinito, Giacomo Leopardi)
Alberto Bisin: tough-epitaph (To a Fellow Poet, Joseph Brodsky)
Roberto Vicaretti: abbocco-tocco (Cyrano, Bigazzi-Dati)
Alice Gioia: sweet-feet (A Case of You, Joni Mitchell)
Fausto Panunzi: schifo-tifo (Anna e Marco, Lucio Dalla)
Vittoria Mussini: bisbetiche poetiche (Lasciatemi divertire, Aldo Palazzeschi)
Carlo Gabardini: bello-martello (L'Armando, Jannacci-Fo)
Alessandro Mannucci: Bari-calamari (All you can Hitler, Il culo di Mario)
Sabrina Tinelli: ardite-risalite (Io vorrei... non vorrei... ma se vuoi..., Mogol-Battisti)
Giorgio Gobbi: shopper-hopper  (Cat Food, Fripp-Sinfield-McDonald)
Antonio Di Bella: scorsa-orsa (La piccozza, Giovanni Pascoli)
Anna Landriscina: bianco-stanco (da una filastrocca infantile) *
Federica Barella: done-won (O Captain! My Captain!, Walt Whitman)
Piera Rigamonti: pollaio-Febbraio (Upupa, ilare uccello calunniato, Eugenio Montale)
Danilo Liberace: muri-canguri (Amori in corso, Claudio Baglioni)
Lorenzo Ardemagni: intoppo-rintocco (Poesia per Luciano, Lorenzo Ardemagni) *
Marco Li Pira: neri-pensieri (San Martino, Giosuè Carducci)
Giorgia Colombo: pane-salame
Giada Messetti: pare-mare (L'amore migliore, Maurizio Mattiuzza) ***
Claudia de Lillo alias Elasti: partiti-finiti (L'isola dell'amore, Stefano Benni)
Sergio Mandelli: pena-serena (Ti penso, Sergio Mandelli) *
Silvia Fabri: pì-perì (da una conta di derivazione francese)
Stefania Garibaldi: porco cane-metropolitane (Serenata Rap, Jovanotti-Centonze)
Gianni Gandini: extrème-poème (L'instant fatale, Raymond Queneau)
Cinzia Fransci: fear-here (I'll Be Your Baby Tonight, Bob Dylan)
Alberto Bramati: queux-queues (La non-demande en mariage, Georges Brassens)
Gianni Torri: Blatter-splatter
Dario Ronzulli radio-stadio (E la vita, la vita, Pozzetto-Jannacci)
Antonio Pezzinga: orecchie-parecchie (Rime Tempestose, Antonio Pezzinga)
Stefano Vegliani: realtà-omertà (Luglio agosto settembre nero, Albergoni-Fariselli)
Caterina Rossi: breeding-reading (The sluggard, Isaac Watts)
Giorgio Lauro: Rimas Kurtinaitis (ex cestista, allenatore di pallacanestro e politico lituano)
Andrea e Michele: nove-dove (Maracaibo, Maria Luisa Colombo)
Alberto Losciale: Boccaccio-faccio (venditore di cocco lungo la spiaggia di Diano Marina) *
Fabrizio Marchionne: c'era-primavera (Maledetta primavera, Cassella-Savio)
Gianluca Cannarozzo: ringhia-avvinghia (Inferno V, Dante Alighieri)
Gianluigi Celentani: luna-una (La mela di Amleto, Toti Scialoja)
Mauro Tedeschini: aumento-contento (Ma il cielo è sempre più blu, Salvatore Gaetano)
Filippo Rossi: canna-nanna (È stato il vento a buttare giù la canna, ninna-nanna paterna)
Fabrizia Brunati: salame-verde rame (Eppur mi son scordato di te, Mogol-Battisti)
Cinzia Poli: notturni-viburni (Il gelsomino notturno, Giovanni Pascoli)
Fabio Scacciavillani: semenza-canoscenza (Inferno XXVI, Dante Alighieri)
Nicoletta Fabrizio: cioccolatte-superliquefatte (Le golose, Guido Gozzano)
Daniele Tombolini: città-ansietà (Il turbine, Clemente Rebora)
Dario Turri: Dubai-goodbye (Buona pensione, Carlo, Dario Turri) *
Elisa Del Mese: tremante-avante (Inferno V, Dante Alighieri)
Stefano Melegari: giusto-gusto (A muso duro, Bertoli-Urzino)
Paolo Maggioni: sole-cuore-amore (Tre parole, Cabras-Rossi-Richter)
Paolo Marchi: subito-pera (Mensa popolare, Gino Patroni)
Liliana Ardemagni: Maghella-stella (Maga Maghella, Moccia-Castellano-Pisano)
Marco Del Corno: drive-arrive (Prime Mover, Peart-Lifeson-Lee)
Marco Montagni: sfiorare-mare
Carlo Porta (1963): mammina-passarina (Dormiven dò tosann tutt dò attaccaa, Carlo Porta (1775-1821))
Laura Piazzi: sterpi-serpi (Meriggiare pallido e assorto, Eugenio Montale)
Danai Dasopolou: seem-dream (A Dream Within a Dream, Edgar Allan Poe)
Andrea Rossotti: friend-again (The Sound of Silence, Paul Simon)
Fabrizio Cosi: disfare-lavorare (Fabbricare fabbricare fabbricare, Dino Campana)
Massimo Cirri: cosa-secca (La luce dorata del tramonto, anonimo) *
Sandro Pellò: bue-sue (scritto da qualcuno sul suo diario al liceo nel 1975) *
Daniela Collu alias Stazzitta: oscenità-dignità (Nessuno, Bianconi-Bastreghi-Bianconi)
Luciano Sartirana: covami-spaventami (Medicamenta, Patrizia Valduga)
Andrea Moro: already-spaghetti (Lose Yourself, Eminem-Resto-Bass)
Daniele Monarca: tempesta-festa (La quiete dopo la tempesta, Giacomo Leopardi)
Chiara Rossi: mani-meridiani (Girotondo di tutto il mondo, Gianni Rodari)
Zelia Pastore: Terontola-Cenerontola (Le storie nuove, Gianni Rodari)
Andrea Gola: qua-là (C'è da spostare una macchina, Francesco Salvi)
Elena Casiraghi: tini-vini (San Martino, Giosuè Carducci)
Tiziano Bonini: radio-diario
Emanuela Banfi: penta-menta (Inferno oggi, Giordana Bruna) *
Eugenio Canton: piuma-schiuma (Amato topino caro, Toti Scialoja)
Nicoletta Marangoni: scoppio-oppio (SMS con Emanuele) *
Fabio Morici: Alexander Platz-Snaporaz (In Orbita, Celani, Cherubini, Onori)
Milena Troiano: volere-potere (da proverbio)
Guido Catalano: imponente-ente (Hei sole Bigazzi-Tozzi)
Luca Lissoni: panic-satanic-mechanic (Sweet Transvestite, Richard O'Brien)
Laura Carcano: remulass-spinass (La bella la va al fosso, canzone popolare)
Andrea Rossi: pelle-ribelle (Musica ribelle, Eugenio Finardi)
Laura Troja: grigio-dentifrigio (Ma la notte no, Arbore-Mattone)
Tiziana Massara: pianeta-queta (Inferno I, Dante Alighieri)
Stefano Agosteo: lasca-lisca (La mela di Amleto, Toti Scialoja)
Daniela Antonini e Alberto Tufano: saluta-muta (Vita nuova, Dante Alighieri)
Sanja Lucic: plavi-glavi (Plavi čuperak, Miroslav Antic)
Angelo Spagnolo: costruzione-pallone (La leva calcistica della classe '68, Francesco De Gregori)
Antonio Dipollina: accelera-eccetera (La metro eccetera, Panella-Battisti-Veronese)
Alessandra Berardi: sera-ciminiera (potrebbe essere Raboni o una poesia ancora da scrivere)
Matteo Dore: juke-box-Fox (Autogrill, Francesco Guccini)
Valeria Bellettato: loud-cloud (The Fool on the Hill, Lennon-McCartney)
Marta Ardemagni: quïete-liete (Alla sera, Ugo Foscolo)
Ettore Menguzzo: vedrò-dirò-avrò  (La sconosciuta, Ivano Fossati)
Giorgio Ambrogi: Guascogna-sogna (Cyrano, Dati-Bigazzi)
Cristiano Militello: Baracca-cacca (Sotto il ponte di Baracca, filastrocca popolare)
Pamela Carelli: dovere-potere (Chissà, Luporini-Gaberscik)
Andrea, Anna e Carlo Alberto Ferrero: giorno-dintorno (Il passero solitario, Giacomo Leopardi)
Nilgün Ener:  çiçek-gerçek (Dostlar beni hatırlasın, Aşık Veysel)
Luca Micheli: foco-loco (Inferno X, Dante Alighieri)
Ilaria Liprandi: lusinghiero-straniero (La leggenda del Piave, Giovanni Ermete Gaeta)
Michele Spagnolo: fretta-bicicletta (Il bandito e il campione, Luigi De Gregori)
Michele Boldrin: Rondinella-flanella (La Passeggiata, Aldo Palazzeschi)
Matteo Caccia: grana-nana (Sulla pasta, anonimo) *
Lorenzo, Matteo e Andrea Fanzago: infinita-vita (Pazza Inter, Bernarda-Barillari-Orlandi)
Carlo Piana: luna-fortuna (Luna fortuna, Guccini-Biondini)
Gaia Manco: valve-salve (L'amica di Nonna Speranza, Guido Gozzano)
Alberto Fraticelli: sveglio-sbaglio (Ogni Volta,Vasco Rossi)
Gianluca Neri: comodino-bambino (Venezia, Guccini-Alloisio)
Roberto Pasino: promesse-malmesse
Gabriella Greison: calcio-abitabile (citazione di Jorge Valdano)
Roberto Perrone: sole-viole (Il sabato del villaggio, Giacomo Leopardi)
Alberto Sanna: fregio-pregio (AutobuS, Alberto Sanna) *
Maurizio Sangalli: velluto-saluto (Tutta la vita, Lucio Dalla)
Benedetta Tobagi e Carlo Lottieri: Nietzsche-camicie (La signorina Felicita ovvero la felicità, Guido Gozzano) ****
Marco Rossari: albaparietti-E.T. (Ecce Video, Valerio Magrelli) *****
Lorena Villa: scragn-dagn (antico adagio milanese)
Simona Nazzaro: mancare-male (Le donne lo sanno, Luciano Ligabue)
Lorenzo Negri: stress-sess-cess-ress (Nuntereggae Più, Salvatore Gaetano)
Federico De Paolis: montagna-cicogna (Pillole bucoliche, Gaspare Stilton) *
Sabina Cortese: compagni-grifagni (Inferno IV, Dante Alighieri)
Silvana Monti: forza-scorza (50 anni, Silvana Monti) *
Alvaro Moretti: diverso-sesso (Gianna, Salvatore Gaetano)
Roberto Piazza: Amsterdam-chewingum (Il Nulla, Bianconi-Massara).

* Testo completo non (ancora) disponibile
** Sul libro la canzone è indicata erroneamente come Blue tango
*** Il testo originale (vedi link) è in lingua friulana: la rima originale è pâr-mâr
**** Sul libro è stata aggiunta una virgola dopo Felicita che non è presente nel testo gozzaniano
***** Sul libro la poesia è indicata erroneamente con il generico titolo Poesia





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